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MARCELLO PINNA

Batterista e cajonista della formazione.
Marcello è nato e cresciuto a Sassari e proviene da una famiglia di musicisti.
Sono molti infatti, fra cugini e zii materni, ad avere sempre avuto a che fare con la musica.
Fin da piccolo, nelle feste di famiglia è accerchiato da strumenti musicali, circostanza che ha creato un habitat naturale perfetto per poter coltivare il suo talento.
I genitori di Marcello raccontano di aver capito fin da subito che il suo strumento sarebbe stato la batteria quando, a soli tre anni, batteva le dita e le mani ovunque a ritmo di musica.
Non importava che fossero tavoli, pentole o sedie, l'importante era tenere il tempo. E così, da allora, è sempre stato.
Si avvicina ad una vera batteria per la prima volta a 8 anni, super affascinato dal poter battere il tempo finalmente su uno strumento vero: era la batteria del cugino Giuliano (cantautore e polistrumentista di altissimo livello), con il quale è cresciuto a suon di note.
Proprio lui gli trasmette le basi, per poi proseguire da solo in un percorso di autodidatta, sempre attento al costante desiderio di miglioramento e perfezionamento tecnico che tutt'ora continua a ricercare con esercizi e lavoro solitario.
Ed è già da piccolo che conosce Gianni Carboni, con il quale ha condiviso, oltre alla musica, tutta la sua infanzia e la crescita: compagni di classe alle elementari e alle medie, colleghi di scuola superiore, vicini di casa e compagni di uscite giovanili.
Fra le tante esperienze di band, possiamo citare le prime con gli 'H2O', gli 'Euros 60', i 'Suoni Scoperti' e gli 'Skylords' (queste ultime due proprio insieme a Gianni) con numerose esibizioni live soprattutto in contesti di piazze, per arrivare alle più recenti esperienze con gli 'Occhi di Yatta' (cover band di sigle di cartoni animati rivisitate) e come turnista del contesto acustico del succitato cugino Giuliano Rassu.
Il tutto sempre alla batteria, sua grande compagna di avventure.
Decide di unirsi al progetto 'Bentway' a seguito dell'invito di Gianni, successivamente alla conclusione della parentesi NADIM DUO.
Il destino li ha fatti ritrovare a suonare insieme dopo tanti anni in cui si erano un po' persi di vista per motivi principalmente logistici.
Il suo è uno stile fatto di precisione e di cura dei dettagli, caratterizzato da un'elevata abilità tecnica, con un'ottima sensilità e intensità di resa.
Queste peculiarità lo rendono un batterista ottimale per generi come pop, funky, blues e rock, quest'ultimo nelle sue infinite sfacettature non troppo heavy.
Utilizza il doppio pedale.
E' tra l'altro dotato di buona estensione vocale, che lo rende utilissimo nei cori.
I suoi gruppi preferiti hanno condizionato i punti di riferimento per la batteria e viceversa.
Possiamo citare, fra tutti, 'Sting' ed i 'The Police', i 'Toto' ed 'Elio e le storie Tese'.
Vinnie Colaiuta, Jeff Porcaro, Simon Philips e Gavin Harrison sono fra i batteristi più stimati e più oggetto di ispirazione.
Nell'ultimo periodo si è avvicinato, per esigenze di live, allo strumento del cajon, che suona con una tecnica del tutto personale, riuscendo ad ottimizzarne la resa.
Possiede la seguente strumentazione:

  • batteria acustica TAMA Swingstar;

  • batteria elettronica Roland TD3-KW;

  • cajon Club Salsa Percussion (tipologia Flamenco).

Oltre alla musica, coltiva la sua passione per i motori (è un tifosissimo della Ferrari) e per il tennis tavolo.
Relativamente a quest'ultimo, inizia a giocare con suo padre nel tavolo di casa per poi ampliare le sua abilità grazie alla scuola superiore (è diplomato alle Industriali, indirizzo telecomunicazioni) con la quale partecipa a diversi tornei scolastici, tutti vinti.
L'accrescere della passione e i successi ottenuti in quegli anni lo hanno portato a fondare la 'A.S.D. Marpin 2007', da lui presieduta, che ha all'attivo una quindicina di allievi e con la quale disputa spesso campionati e tornei regionali (uno dei quali vinto proprio da lui nel 2012).

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