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GIANNI CARBONI

Gianni nasce e cresce a Sassari ma proviene da una famiglia di Sorso la quale, a dirla tutta, non ha mai avuto niente a che spartire con la musica.
A differenza di Marcello, infatti, Gianni non cresce in mezzo agli strumenti, ma in mezzo a pomodori, patate, angurie e vendemmie :)
Proviene da una famiglia che da sempre è immersa nella frutta e nella verdura.
Ha la fortuna, però, di avere degli amici, fin dalla prima infanzia, che danno del tu alle note musicali.


Inizia a suonare la chitarra quando, a 12 anni, si stanca di guardare gli amici o di farsela prestare.
Fondamentalmente impara a suonare guardando gli altri, soprattutto guardando Marco e Giuliano Rassu, con i quali, insieme a Marcello, inizia finalmente la sua prima avventura in una band: gli allora H2O, con i quali addirittura esordisce subito in una serata in Piazza d'Italia con una chitarra... in prestito ;)
Non possedeva ancora neanche una chitarra sua però aveva già esordito live, forse un segno del destino.


Finalmente convince Gavino a comprargli la sua prima chitarra classica, che però fu una Asahi da cinquanta mila lire, uno schifo di chitarra insomma :D
Tant'è che sarà costretto ad usarla solo come allenamento e ad utilizzare ancora quella degli altri nelle occasioni importanti.
Fino a quando, alla sua cresima, riceve come regalo dalla sua madrina quello che ad oggi ritiene essere uno dei più bei regali di sempre, che utilizza ancora con tonnellate di orgoglio: una Fender Stratocaster.
Da lì si svolta pagina.


Partecipa all'avventura dei 'Suoni Scoperti', band in cui ha il ruolo di chitarrista ritmico, esperienza in cui costruisce importantissime basi musicali.
Al termine di essa la band si ritrova all'improvviso senza cantante e allora non ci pensa un attimo: canta lui mentre si accompagna con la sua strato, fondando insieme a Marcello e Marco gli Skylords. Diventa quindi ufficialmente un cantante.


In quel periodo inizia a studiare musica, prendendo lezioni private di chitarra da Luca Chessa, allora chitarrista degli Istentales, e di canto alla storica Birdland, sotto l'egida di Eva Carboni, insegnante certificata Vocal Power.
Durante la parentesi Birdland partecipa anche a due seminari di canto e tecnica Alexander, alla presenza di nientepopodimeno che Elisabeth Howard in persona, una delle insegnanti di canto più stimate al mondo.


Arrivano anche le prime esperienze importanti dal vivo: diverse edizioni consecutive della 'Giornata dell'arte', festival a Berchidda, Porto Torres, Sorso e Platamona, oltre che il suo primo trofeo come band, quando gli Skylords vinsero un concorso per artisti emergenti ad Ittiri.
Grazie al premio vinto, registrarono la loro prima demo in studio.


Per differenti visioni sul futuro termina l'esperienza degli Skylords e, in un incredibile gioco del destino, questa fine, non voluta, comportò un inizio del tutto inatteso: quello di autore dei propri brani.
In quel periodo scrisse ed incise le sue prime canzoni con le quali partecipa a numerosi concorsi canori fra cui spicca la finale regionale di 'Isola Paradiso Festival' e le semifinali nazionali di Ravenna di 'Sanremo Rock'.


Riesce a partecipare, grazie al grande lavoro svolto in quegli anni da Roberto Bobo Lai, a numerosi stage di canto con alcuni importantissimi personaggi della musica italiana, fra cui spiccano i nomi di Fio Zanotti, Luca Pitteri, Fabrizio Palma, Beppe Vessicchio, Angelo Valsiglio e tanti altri, che lo hanno arricchito tantissimo, artisticamente ma non solo.


Successivamente arriva un periodo di stop causato principalmente da esperienze di studio (è laureato a Torino in Scienze Attuariali) e lavoro fuori dalla Sardegna (oltre a Torino, anche Roma e Pisa), che hanno portato una temporanea perdita di stimoli ma non certamente di passione.


Stimoli che ritrova nel 2013 grazie a Salvatore, con il quale fonda i NADIM DUO, un progetto davvero speciale con cui riesce a ritrovare la verve un po' arrugginitasi oltre oceano, ma soprattutto a suonare nella maggior parte delle più belle location di Sassari & dintorni, costruendo qualcosa di importante.


Per descrivere il progetto NADIM ci vorrebbe troppo per via delle così tante cose belle fatte, ma può essere sufficiente osservare il loro canale YouTube (con oltre 25.000 visualizzazioni dal niente) oppure digitare semplicemente "NADIM DUO" su google e si potrà capire quanti bei risultati sono riusciti a raggiungere in questi due anni di lavoro insieme.


Nel frattempo si appassiona e si dedica al basso, strumento al quale dedica attualmente i suoi maggiori studi.

 

Quando finiscono i NADIM DUO poteva di nuovo finire tutto come quando è partito per Torino, e invece questa volta raccoglie le forze e prova a ripartire, fondando insieme ad Andrea (che già faceva parte del progetto NADIM) e Marcello i Bentway, band con la quale ritrova le motivazioni e le forze per continuare a coltivare il suo dono.


Tra le sue maggiori ispirazioni e ammirazioni musicali: Toto, U2, Sting e The Police, per citarne solo tre.

 

Cantante preferito: Bono Vox.

Chitarrista preferito: Steve Lukather.
Bassista preferito: Sting.

 

Non è particolarmente dotato tecnicamente, sia come cantante che come musicista, ma cerca di compensare questa mancanza, oltre che con lo studio, con la sua timbrica e con il suo stile, con le sue scritture di testi e musiche e con il suo senso ritmico acquisito da giovane.

 

Oltre che di musica, Gianni è un grande appassionato di sport, attività che lo accompagna praticamente da sempre. Principalmente basket e nuoto, con esperienze anche di arbitro e di allenatore giovanile.

 

E' un grandissimo tifoso della Dinamo.

 

E' sposato e lavora come impiegato.

 

La sua strumentazione:

  • Fender Stratocaster;

  • Yamaha APX-5A;

  • Fender Jazz Bass amplificato da testata Mark Bass + Cassa Ashdown.

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